Cenni Geografici
Ubicazione: confina con la Libia a Nord, con il Sudan ad est, a Sud-Est con la Repubblica Centrafricana, a Sud-Ovest con il Camerun, a Ovest con la Nigeria e con il Niger
Lingua: Francese, Arabo (ufficiali)
Capitale: N’Djamena (826.000 ab.)
Altre città: Sarh (115.000 ab.), Moundou (110.000 ab.)
Distribuzione etnica della popolazione: Sudanesi 50-%, Arabi Shoa 30%, Haussa ed etnie affini 10%, Tubu, Kanuri e altri 10%
Religione: musulmana 53,10% (a nord del territorio), cristiana35%, (che come gli animisti 10%, sono principalmente nel centro sud), atei 2,90%
Economia: principalmente agricola, ma sta aumentando l’esportazione di petrolio
Brevi cenni storici sul Tchad
Il Tchad, che ha alle spalle una tra le più dolorose storie dell’Africa, è una nazione costruita sull’orlo del conflitto. Il clima tropicale sud sahariano, l’isolamento geografico, l’esiguità delle risorse e la mancanza di infrastrutture concorrono a creare un’economia debole e particolarmente vulnerabile ai disordini politici.
Negli anni Ottanta il Tchad è stato classificato come la nazione più povera del mondo. Oggi, con tutta probabilità, si trova ancora tra i 10 paesi che chiudono la classifica, ma la sua apparente ripresa economica è da attribuirsi più a un peggioramento della situazione negli altri paesi che ad un effettivo miglioramento degli standard di vita nel Tchad.
Il Tchad viene generalmente descritto come un paese ‘in via di sviluppo’, ma nonostante abbia avviato da qualche anno un processo di modernizzazione, il termine “che sopravvive” sarebbe forse più appropriato.
Descrizione della Missione
Le Suore Francescane Angeline sono presenti in Tchad dal 1978, con una fraternità nel villaggio di Baibokoum nella Diocesi di Gore in collaborazione con i Frati Cappuccini della Provincia di Foggia. Da questa esperienza è nata la richiesta di una nuova apertura in collaborazione con i Padri Verbiti a Laramanaye, zona sud al confine con il Centrafrica. A novembre 2004 i Padri Verbiti si sono insediati e dal settembre 2005 le Suore Francescane Angeline hanno dato vita a questa nuova missione.
La popolazione ha accolto con gioia ed entusiasmo l’arrivo dei Padri e delle Suore. Nel villaggio esiste una piccola chiesa realizzata in mattoni: è il punto di incontro per tutta la comunità. Ben presto però, sono apparsi i primi problemi concreti. Il Tchad, come molti paesi sud-sahariani, sta attraversando un pesante e prolungato periodo di siccità che compromette i raccolti base (miglio, mais, riso, arachidi), essenziali per la sopravvivenza della popolazione.
Nel corso degli ultimi anni la mancanza di pioggia ha spesso vanificato la cosiddetta prima semina (mese di febbraio), suscitando appelli e richieste di aiuto che le missioni locali (tra cui Baibokoum e Laramanay), la diocesi di appartenenza (Gore) ed alcuni organismi internazionali hanno cercato di rispondere.
Descrizione del progetto
Il progetto propone: la perforazione di alcuni pozzi d’acqua nei dintorini di Laramanaye. L’acqua in queste zone è un vera e propria ricchezza. Con la realizzazione di alcuni di questipozzi, sviluppati il contributo della Fondazione Cuciolo nel 2006/2009, è stato possibile iniziare a coltivare la terra e iniziare un progetto igienico-sanitario-scolastico. Ogni pozzo ha avuto un costo di circa € 5.000,00, la costruzione di granai comunitari dove poter immagazzinare i semi necessari alla seminagione e alle scorte di alimenti per iperiodi di carestia, che in questa zona sono molto frequenti a casua della scarsità di acqua, ha un costo previsto per ogni granaio di € 2.000,00. Il progetto ha contribuito ha trasform are le scuole esistenti, fatte in paglia con l’uso di costruzioni in muratura. La scuola è anche l’occasione per ricevere un pasto sicuro ogni giorno, per questo viene chiama “école à manger”.
I progetti in Tchad sono attualmente sospesi (decisione legata a problemi delle Missioni religiose con le Istituzioni locali).